DA NON PERDERE

Claudia
DA NON PERDERE

VISITE TURISTICHE

Se hai più tempo nella città potrai approfondire altri luoghi e bellezze meno frequentate.
ORARI DI APERTURA Il museo è aperto tutti i giorni in orario continuato: dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 16:30 – Entrata possibile fino alle 16:00 Il Sabato e nei giorni festivi dalle 9:00 alle 17:30 – Entrata possibile fino alle 17:00 TICKET 6,00 € Durata: 30 minuti Orari: dalle 9:00 alle 17:00 ogni 15 minuti IL BIGLIETTO INCLUDE L’AUDIOGUIDA DISPONIBILE IN ITALIANO, INGLESE, FRANCESE, TEDESCO, SPAGNOLO E NAPOLETANO. La parola Tesoro, nell’arte sacra, indica la Cappella delle Reliquie ma a Napoli il Tesoro di San Gennaro accoglie anche un inestimabile patrimonio di oggetti di devozione in oro, argento, bronzo e pietre preziose. Nel corso dei secoli, queste ricchezze sono state donate a San Gennaro dai sovrani napoletani e stranieri, dai papi e dal popolo.
163 recommandé par les habitants
Museum of the Treasure of San Gennaro
149 Via Duomo
163 recommandé par les habitants
ORARI DI APERTURA Il museo è aperto tutti i giorni in orario continuato: dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 16:30 – Entrata possibile fino alle 16:00 Il Sabato e nei giorni festivi dalle 9:00 alle 17:30 – Entrata possibile fino alle 17:00 TICKET 6,00 € Durata: 30 minuti Orari: dalle 9:00 alle 17:00 ogni 15 minuti IL BIGLIETTO INCLUDE L’AUDIOGUIDA DISPONIBILE IN ITALIANO, INGLESE, FRANCESE, TEDESCO, SPAGNOLO E NAPOLETANO. La parola Tesoro, nell’arte sacra, indica la Cappella delle Reliquie ma a Napoli il Tesoro di San Gennaro accoglie anche un inestimabile patrimonio di oggetti di devozione in oro, argento, bronzo e pietre preziose. Nel corso dei secoli, queste ricchezze sono state donate a San Gennaro dai sovrani napoletani e stranieri, dai papi e dal popolo.
LA NEAPOLIS SOTTERRATA Orari di apertura Tutti i giorni: 09:30 – 17:30 Scopri le Visite Guidate Le tariffe di ingresso sono le seguenti: 9,00 € Biglietto intero 7,00 € Artecard, Docenti, Universitari, Over 65 6,00 € Under 18 Gratis Under 6 4,00 € Gruppi scolastici +1,00 € Opzione guida LA NEAPOLIS SOTTERRATA Uno straordinario viaggio a ritroso nel tempo nell’antica Neapolis nel quale potrete percorrere una strada dell’epoca con le relative botteghe ed apprezzare il Criptoportico ed il Macellum. SALA CAPITOLARE Attraverso un portale del XIV secolo, si accede ad un suggestivo ambiente con volte riccamente affrescate dove anticamente i frati si riunivano. SALA SISTO V Un ex refettorio dei frati con volte interamente affrescate da Luigi Rodriguez e che risalgono ai primi anni del XVII secolo. BASILICA La Basilica di San Lorenzo Maggiore, tra le più antiche di Napoli, ha una straordinaria architettura gotica ricca di fascino nel cuore della città. MUSEO Nei quattro piani sono raccolti tutti i reperti ritrovati negli scavi dell’antica Neapolis, reperti Medievali e spettacolari pastori del presepe del ‘700
106 recommandé par les habitants
San Lorenzo Maggiore
316 Piazza San Gaetano
106 recommandé par les habitants
LA NEAPOLIS SOTTERRATA Orari di apertura Tutti i giorni: 09:30 – 17:30 Scopri le Visite Guidate Le tariffe di ingresso sono le seguenti: 9,00 € Biglietto intero 7,00 € Artecard, Docenti, Universitari, Over 65 6,00 € Under 18 Gratis Under 6 4,00 € Gruppi scolastici +1,00 € Opzione guida LA NEAPOLIS SOTTERRATA Uno straordinario viaggio a ritroso nel tempo nell’antica Neapolis nel quale potrete percorrere una strada dell’epoca con le relative botteghe ed apprezzare il Criptoportico ed il Macellum. SALA CAPITOLARE Attraverso un portale del XIV secolo, si accede ad un suggestivo ambiente con volte riccamente affrescate dove anticamente i frati si riunivano. SALA SISTO V Un ex refettorio dei frati con volte interamente affrescate da Luigi Rodriguez e che risalgono ai primi anni del XVII secolo. BASILICA La Basilica di San Lorenzo Maggiore, tra le più antiche di Napoli, ha una straordinaria architettura gotica ricca di fascino nel cuore della città. MUSEO Nei quattro piani sono raccolti tutti i reperti ritrovati negli scavi dell’antica Neapolis, reperti Medievali e spettacolari pastori del presepe del ‘700
Tour in italiano: ogni giorno alle 10:00, 11:00, 12:00, 13:00, 14:00, 15:00, 16:00, 17:00, 18:00 Tour in inglese: ogni giorno alle 10:00, 12:00, 14:00, 16:00, 18:00 Nei festivi e nei ponti (consideriamo festivi il sabato e la domenica, i giorni di festa nazionale come ‪il 25 aprile‬ ad esempio e quelli di festa cittadina come ‪il 19 settembre‬ festa di San Gennaro) le prenotazioni per i gruppi si accettano solo in orari diversi da quelli di apertura, dunque prima delle 9.30 o dopo le 18.30. Se il gruppo nei festivi o ponti deciderà di venire in un orario compreso tra le ore 9.30 e le ore 18.30 dovrà attendere il proprio turno in caso di fila. Escursioni in altre lingue, gruppi o escursioni fuori dagli orari di apertura solo su prenotazione. Napoli sotterranea è una tappa obbligatoria per i visitatori e per i cittadini di Napoli. Visitare questo substrato che sorregge la città di Napoli da circa 5000 anni, significa immergersi in un’esperienza unica ed emozionante. Da oltre 30 anni, si scolgino escursioni in quest’affascinante e suggestivo sottosuolo. Inoltre, con l’aiuto dei membri dell’Associazione che si adoperano – senza aver mai ricevuto alcun tipo di finanziamento da parte di istituzioni pubbliche o di enti privati- nel recupero e nella valorizzazion e del sottosuolo, sono state recuperate importanti opere di ingegneria civile dell’antichità. Grazie alla competenza e alla collaborazione dell’Associazione, il cui unico scopo è far conoscere ed amare la città di Napoli, Napoli Sotterranea ha rappresentato un punto di partenza fondamentale per altre realtà nate in Italia e in Europa. Partecipare a quest’escursione non vuol dire solo compiere un viaggio lungo un tragitto a 40 metri di profondità tra cunicoli e cisterne: significa immergersi completamente nel percorso storico, lungo ben 2400 anni, che ha affrontato la città di Napoli ed i suoi abitanti. Difatti, durante l’escursione sarà possibile ammirare diversi reperti storici che spaziano dai resti dell’antico acquedotto greco-romano ai rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale: un vero e proprio viaggio nel tempo da fare a piedi.
67 recommandé par les habitants
Napoli Sotterranea
68 Piazza San Gaetano
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Tour in italiano: ogni giorno alle 10:00, 11:00, 12:00, 13:00, 14:00, 15:00, 16:00, 17:00, 18:00 Tour in inglese: ogni giorno alle 10:00, 12:00, 14:00, 16:00, 18:00 Nei festivi e nei ponti (consideriamo festivi il sabato e la domenica, i giorni di festa nazionale come ‪il 25 aprile‬ ad esempio e quelli di festa cittadina come ‪il 19 settembre‬ festa di San Gennaro) le prenotazioni per i gruppi si accettano solo in orari diversi da quelli di apertura, dunque prima delle 9.30 o dopo le 18.30. Se il gruppo nei festivi o ponti deciderà di venire in un orario compreso tra le ore 9.30 e le ore 18.30 dovrà attendere il proprio turno in caso di fila. Escursioni in altre lingue, gruppi o escursioni fuori dagli orari di apertura solo su prenotazione. Napoli sotterranea è una tappa obbligatoria per i visitatori e per i cittadini di Napoli. Visitare questo substrato che sorregge la città di Napoli da circa 5000 anni, significa immergersi in un’esperienza unica ed emozionante. Da oltre 30 anni, si scolgino escursioni in quest’affascinante e suggestivo sottosuolo. Inoltre, con l’aiuto dei membri dell’Associazione che si adoperano – senza aver mai ricevuto alcun tipo di finanziamento da parte di istituzioni pubbliche o di enti privati- nel recupero e nella valorizzazion e del sottosuolo, sono state recuperate importanti opere di ingegneria civile dell’antichità. Grazie alla competenza e alla collaborazione dell’Associazione, il cui unico scopo è far conoscere ed amare la città di Napoli, Napoli Sotterranea ha rappresentato un punto di partenza fondamentale per altre realtà nate in Italia e in Europa. Partecipare a quest’escursione non vuol dire solo compiere un viaggio lungo un tragitto a 40 metri di profondità tra cunicoli e cisterne: significa immergersi completamente nel percorso storico, lungo ben 2400 anni, che ha affrontato la città di Napoli ed i suoi abitanti. Difatti, durante l’escursione sarà possibile ammirare diversi reperti storici che spaziano dai resti dell’antico acquedotto greco-romano ai rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale: un vero e proprio viaggio nel tempo da fare a piedi.
Chiuso il MARTEDÌ Tutti i giorni: 9:00 - 19:00 Sabato: 9:00 - 20:30 (da maggio a dicembre 2019) Ultimo ingresso: 30 min. prima della chiusura BIGLIETTI Biglietto ordinario: € 8,00 + € 2,00 diritti di prenotazione Artecard (titolari della tessera Campania Artecard): € 6,00 + € 2,00 diritti di prenotazione Soci FAI: € 6,00 + € 2,00 diritti di prenotazione Biglietto ridotto (ragazzi da 10 a 25 anni): € 5,00 + € 2,00 diritti di prenotazione Disabile con accompagnatore (due biglietti): € 5,00 + € 2,00 diritti di prenotazione Bambini fino a 9 anni: € 0,00 + € 1,00 diritti di prenotazione Attenzione! Per i biglietti di costo ridotto (ragazzi dai 10 ai 25 anni, FAI, Artecard, disabili con accompagnatore) e per i biglietti gratuiti, all’ingresso sarà richiesto il documento e/o il titolo che dà diritto alla riduzione o alla gratuità. In assenza di documento o titolo idoneo, il biglietto non ha validità e non potrà essere rimborsato né integrato, né saranno rimborsati i diritti di prenotazione. AUDIOGUIDE Audioguida singola: € 3,50 + € 1,00 diritti di prenotazione Offerta “tandem” (due audioguide): € 5,00 + € 1,00 diritti di prenotazione La durata delle audioguide è di circa 25 minuti. È previsto un percorso audioguidato dedicato ai bambini (età consigliata 6-12 anni). Le lingue disponibili sono: italiano, inglese, spagnolo, francese e tedesco. Ricordiamo che nel Museo Cappella Sansevero è vietato: toccare le opere d’arte, fotografare, effettuare videoregistrazioni, usare il telefono cellulare o altri dispositivi mobili, introdurre animali. Situato nel cuore del centro antico di Napoli, il Museo Cappella Sansevero è un gioiello del patrimonio artistico internazionale. Creatività barocca e orgoglio dinastico, bellezza e mistero s’intrecciano creando qui un’atmosfera unica, quasi fuori dal tempo. Tra capolavori come il celebre Cristo velato, la cui immagine ha fatto il giro del mondo per la prodigiosa “tessitura” del velo marmoreo, meraviglie del virtuosismo come il Disinganno ed enigmatiche presenze come le Macchine anatomiche, la Cappella Sansevero rappresenta uno dei più singolari monumenti che l’ingegno umano abbia mai concepito. Un mausoleo nobiliare, un tempio iniziatico in cui è mirabilmente trasfusa la poliedrica personalità del suo geniale ideatore: Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero.
1008 recommandé par les habitants
Museo Cappella Sansevero
19/21 Via Francesco de Sanctis
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Chiuso il MARTEDÌ Tutti i giorni: 9:00 - 19:00 Sabato: 9:00 - 20:30 (da maggio a dicembre 2019) Ultimo ingresso: 30 min. prima della chiusura BIGLIETTI Biglietto ordinario: € 8,00 + € 2,00 diritti di prenotazione Artecard (titolari della tessera Campania Artecard): € 6,00 + € 2,00 diritti di prenotazione Soci FAI: € 6,00 + € 2,00 diritti di prenotazione Biglietto ridotto (ragazzi da 10 a 25 anni): € 5,00 + € 2,00 diritti di prenotazione Disabile con accompagnatore (due biglietti): € 5,00 + € 2,00 diritti di prenotazione Bambini fino a 9 anni: € 0,00 + € 1,00 diritti di prenotazione Attenzione! Per i biglietti di costo ridotto (ragazzi dai 10 ai 25 anni, FAI, Artecard, disabili con accompagnatore) e per i biglietti gratuiti, all’ingresso sarà richiesto il documento e/o il titolo che dà diritto alla riduzione o alla gratuità. In assenza di documento o titolo idoneo, il biglietto non ha validità e non potrà essere rimborsato né integrato, né saranno rimborsati i diritti di prenotazione. AUDIOGUIDE Audioguida singola: € 3,50 + € 1,00 diritti di prenotazione Offerta “tandem” (due audioguide): € 5,00 + € 1,00 diritti di prenotazione La durata delle audioguide è di circa 25 minuti. È previsto un percorso audioguidato dedicato ai bambini (età consigliata 6-12 anni). Le lingue disponibili sono: italiano, inglese, spagnolo, francese e tedesco. Ricordiamo che nel Museo Cappella Sansevero è vietato: toccare le opere d’arte, fotografare, effettuare videoregistrazioni, usare il telefono cellulare o altri dispositivi mobili, introdurre animali. Situato nel cuore del centro antico di Napoli, il Museo Cappella Sansevero è un gioiello del patrimonio artistico internazionale. Creatività barocca e orgoglio dinastico, bellezza e mistero s’intrecciano creando qui un’atmosfera unica, quasi fuori dal tempo. Tra capolavori come il celebre Cristo velato, la cui immagine ha fatto il giro del mondo per la prodigiosa “tessitura” del velo marmoreo, meraviglie del virtuosismo come il Disinganno ed enigmatiche presenze come le Macchine anatomiche, la Cappella Sansevero rappresenta uno dei più singolari monumenti che l’ingegno umano abbia mai concepito. Un mausoleo nobiliare, un tempio iniziatico in cui è mirabilmente trasfusa la poliedrica personalità del suo geniale ideatore: Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero.
Il Teatro San Carlo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.15 (Ultimo ingresso ore 16.30). Le visite guidate, organizzate in sei turni giornalieri (tre al mattino e tre al pomeriggio) condurranno i visitatori all'interno della Sala storica, degli ordini di palco, del Salone degli Specchi e del Foyer ridotto. E' possibile integrare inoltre la visita con il MeMUS, il Museo Multimediale del Teatro San Carlo, acquistando un biglietto aggiuntivo in Biglietteria. Le visite sono in ITALIANO e in INGLESE. Per altre lingue straniere è possibile fare specifica richiesta all'atto della prenotazione (ciò prevede costi aggiuntivi). In caso di prove tecniche e/o artistiche le visite guidate potrebbero subire variazioni di percorso, di orario o essere cancellate. Si consiglia, quindi, la prenotazione. Visite Guidate Teatro San Carlo Italiano: 10.30; 12.30; 14.30; 16.30 Inglese: 11.30; 15.30 Francese: Ogni sabato ore 17.00 Ogni visita dura circa 40/45 minuti. TICKET Intero 9 € Ridotto* 7 € Scuole/Under 10 4 € Famiglie 20 € Il Real Teatro di San Carlo, noto anche come Teatro di San Carlo o Teatro San Carlo, più semplicemente chiamato San Carlo, è il teatro lirico di Napoli, tra i più famosi e prestigiosi al mondo. Fondato nel 1737, è il più antico teatro d'opera del mondo ad essere tuttora attivo, primo teatro italiano ad istituire una scuola per la danza; anticipa di 41 anni il Teatro alla Scala di Milano e di 55 anni il Teatro La Fenice di Venezia
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San Carlo Theatre
98 Via San Carlo
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Il Teatro San Carlo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.15 (Ultimo ingresso ore 16.30). Le visite guidate, organizzate in sei turni giornalieri (tre al mattino e tre al pomeriggio) condurranno i visitatori all'interno della Sala storica, degli ordini di palco, del Salone degli Specchi e del Foyer ridotto. E' possibile integrare inoltre la visita con il MeMUS, il Museo Multimediale del Teatro San Carlo, acquistando un biglietto aggiuntivo in Biglietteria. Le visite sono in ITALIANO e in INGLESE. Per altre lingue straniere è possibile fare specifica richiesta all'atto della prenotazione (ciò prevede costi aggiuntivi). In caso di prove tecniche e/o artistiche le visite guidate potrebbero subire variazioni di percorso, di orario o essere cancellate. Si consiglia, quindi, la prenotazione. Visite Guidate Teatro San Carlo Italiano: 10.30; 12.30; 14.30; 16.30 Inglese: 11.30; 15.30 Francese: Ogni sabato ore 17.00 Ogni visita dura circa 40/45 minuti. TICKET Intero 9 € Ridotto* 7 € Scuole/Under 10 4 € Famiglie 20 € Il Real Teatro di San Carlo, noto anche come Teatro di San Carlo o Teatro San Carlo, più semplicemente chiamato San Carlo, è il teatro lirico di Napoli, tra i più famosi e prestigiosi al mondo. Fondato nel 1737, è il più antico teatro d'opera del mondo ad essere tuttora attivo, primo teatro italiano ad istituire una scuola per la danza; anticipa di 41 anni il Teatro alla Scala di Milano e di 55 anni il Teatro La Fenice di Venezia
Percorso Standard Orari di apertura Venerdì, sabato, domenica e festivi Inizio visite: 10:00 – 12:00 – 15:30 – 17:30. Durata: 1 ora e 15 minuti Non necessita di prenotazione a meno che il gruppo non sia superiore alle 20 unità Prezzo biglietti: 10 euro Ingressi: • Vico del Grottone, n°4 (a circa 100 m da Piazza Plebiscito) • Via Morelli, n°40 (ingresso pedonale del Parcheggio Morelli). Percorso Avventura Orari di apertura Sabato e domenica Inizio visite ore 10:00 – 12:00 – 15:30 – 17:30 Durata: 1 ora e 20 minuti Prezzo biglietti: 15 euro Ingresso: solo dall’accesso pedonale del Parcheggio Morelli, in via D. Morelli La prenotazione è obbligatoria. Percorso Speleo Orari di apertura Sabato e domenica Inizio visite ore 11:00 ed ore 16:00 Durata: 2 ore e 30 minuti Prezzo biglietti: 30 euro Ingresso: solo da vico del Grottone n°4. La prenotazione è obbligatoria. Percorso La via delle memorie Orari di apertura Venerdì, Sabato, Domenica e festivi Inizio visite: ore 11.00 – 16.00 Prezzo biglietti: 10 euro Ingresso: da Via Monte di Dio n° 14 (Palazzo Serra di Cassano – Interno A14) Non necessita di prenotazione Come arrivare Ingresso Vico del Grottone (zona piazza del Plebiscito). La Galleria Borbonica, è una cavità sotterranea di Napoli che si estende sotto la collina di Pizzofalcone, nei pressi di Palazzo Reale, nel quartiere San Ferdinando. Il percorso, nel secolo successivo, fu abbandonato, fino a quando durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni ambienti sotterranei furono adoperati e allestiti come rifugio antiaereo dal Genio Militare, elettrificati e forniti di brandine, arnesi da cucina e una serie di latrine. Nel ricovero antiaereo infatti poteva accadere che i napoletani rimanessero anche per molti giorni. Nel dopoguerra fino agli anni settanta fu adibito a deposito giudiziario comunale dove fu ricoverato vario materiale, come masserizie, moto e auto sequestrate. Molti palazzi soprastanti intanto avevano adoperato le varie cave come discarica abusiva, gettandovi scriteriatamente ogni tipo di rifiuto tramite pozzi e aperture abusive.
171 recommandé par les habitants
The Bourbon Tunnel
4 Vico del Grottone
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Percorso Standard Orari di apertura Venerdì, sabato, domenica e festivi Inizio visite: 10:00 – 12:00 – 15:30 – 17:30. Durata: 1 ora e 15 minuti Non necessita di prenotazione a meno che il gruppo non sia superiore alle 20 unità Prezzo biglietti: 10 euro Ingressi: • Vico del Grottone, n°4 (a circa 100 m da Piazza Plebiscito) • Via Morelli, n°40 (ingresso pedonale del Parcheggio Morelli). Percorso Avventura Orari di apertura Sabato e domenica Inizio visite ore 10:00 – 12:00 – 15:30 – 17:30 Durata: 1 ora e 20 minuti Prezzo biglietti: 15 euro Ingresso: solo dall’accesso pedonale del Parcheggio Morelli, in via D. Morelli La prenotazione è obbligatoria. Percorso Speleo Orari di apertura Sabato e domenica Inizio visite ore 11:00 ed ore 16:00 Durata: 2 ore e 30 minuti Prezzo biglietti: 30 euro Ingresso: solo da vico del Grottone n°4. La prenotazione è obbligatoria. Percorso La via delle memorie Orari di apertura Venerdì, Sabato, Domenica e festivi Inizio visite: ore 11.00 – 16.00 Prezzo biglietti: 10 euro Ingresso: da Via Monte di Dio n° 14 (Palazzo Serra di Cassano – Interno A14) Non necessita di prenotazione Come arrivare Ingresso Vico del Grottone (zona piazza del Plebiscito). La Galleria Borbonica, è una cavità sotterranea di Napoli che si estende sotto la collina di Pizzofalcone, nei pressi di Palazzo Reale, nel quartiere San Ferdinando. Il percorso, nel secolo successivo, fu abbandonato, fino a quando durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni ambienti sotterranei furono adoperati e allestiti come rifugio antiaereo dal Genio Militare, elettrificati e forniti di brandine, arnesi da cucina e una serie di latrine. Nel ricovero antiaereo infatti poteva accadere che i napoletani rimanessero anche per molti giorni. Nel dopoguerra fino agli anni settanta fu adibito a deposito giudiziario comunale dove fu ricoverato vario materiale, come masserizie, moto e auto sequestrate. Molti palazzi soprastanti intanto avevano adoperato le varie cave come discarica abusiva, gettandovi scriteriatamente ogni tipo di rifiuto tramite pozzi e aperture abusive.
RAGGIUNGIBILE CON LA FUNICOLARE DA MONTESANTO. LUN 08:30 - 19:00 MAR 08:30 - 19:00 MER Chiuso GIO 08:30 - 19:00 VEN 08:30 - 19:00 SAB 08:30 - 19:00 DOM 08:30 - 19:00 PREZZO DEL BIGLIETTO INTERO€ 6,00 PREZZO DEL BIGLIETTO RIDOTTO € 2,00 Per la realizzazione della Certosa di San Martino, fondata nel 1325, fu chiamato l’architetto e scultore senese Tino di Camaino. Dell’impianto originario restano i grandiosi sotterranei gotici, una rilevante opera d’ingegneria. Nell’arco di cinque secoli la Certosa fu interessata da costanti rinnovamenti, nel 1581, si avvia un grandioso progetto di ampliamento, affidato all'architetto Giovanni Antonio Dosio, destinato a trasformarne il severo aspetto gotico nell'attuale preziosa e raffinata veste barocca. Il crescente numero dei monaci impose una radicale ristrutturazione del Chiostro Grande: si realizzarono nuove celle e fu rivisto l'intero sistema idrico. Il promotore di questa nuova e spettacolare veste della Certosa di San Martino è il priore Severo Turboli, in carica dall'ultimo ventennio del Cinquecento fino al 1607. I lavori avviati sotto la direzione di Dosio, vengono proseguiti da Giovan Giacomo di Conforto, che realizzerà la monumentale cisterna del chiostro. Il 6 settembre 1623 inizia la collaborazione con il cantiere di San Martino dell'architetto Cosimo Fanzago, che, tra alterne vicende, durerà fino al 1656. Fanzago connoterà con il segno inconfondibile della prepotente personalità ogni luogo del monastero. L'opera di Fanzago si caratterizza per una straordinaria attività decorativa, trasforma le tradizionali decorazioni geometriche in apparati composti da fogliami, frutti, volute stilizzate, cui gli effetti cromatici e volumetrici, conferiscono un carattere di realismo e sensualità eccezionali. Intorno al 1723, al regio Ingegnere e architetto della Certosa Andrea Canale subentra il figlio Nicola Tagliacozzi Canale, più noto come incisore e creatore di apparati scenici. Comunemente definito architetto-scenografo, Nicola occupa un posto di assoluto rilievo nell'ambito della raffinata cultura settecentesca per quel che attiene la sperimentazione del gusto in termini di decorazione e di integrazione tra ornato e struttura architettonica. Partecipe di quella densa e fervente espressione artistica che va sotto il nome di rococò e che si manifesta con una perfetta sintesi tra pittura, scultura e architettura. Il complesso subisce danni durante la rivoluzione del 1799 ed è occupato dai francesi. Il re ordina la soppressione per i certosini sospettati di simpatie repubblicane, ma alla fine acconsente alla reintegrazione. Revocata la soppressione, i monaci rientrano a San Martino nel 1804. Quando gli ultimi monaci abbandonano la Certosa, nel 1812 il complesso viene utilizzato dai militari come Casa degli Invalidi di Guerra, fino al 1831, quando viene nuovamente abbandonato per restauri urgenti. Nel 1836 un esiguo gruppo di monaci torna a stabilirsi a San Martino per riuscirne poi definitivamente. Soppressi gli Ordini religiosi e divenuta proprietà dello Stato, la Certosa viene destinata nel 1866 a museo per volontà di Giuseppe Fiorelli, annessa al Museo Nazionale come sezione staccata ed aperta al pubblico nel 1867.
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Certosa e Museo di San Martino
5 Largo S. Martino
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RAGGIUNGIBILE CON LA FUNICOLARE DA MONTESANTO. LUN 08:30 - 19:00 MAR 08:30 - 19:00 MER Chiuso GIO 08:30 - 19:00 VEN 08:30 - 19:00 SAB 08:30 - 19:00 DOM 08:30 - 19:00 PREZZO DEL BIGLIETTO INTERO€ 6,00 PREZZO DEL BIGLIETTO RIDOTTO € 2,00 Per la realizzazione della Certosa di San Martino, fondata nel 1325, fu chiamato l’architetto e scultore senese Tino di Camaino. Dell’impianto originario restano i grandiosi sotterranei gotici, una rilevante opera d’ingegneria. Nell’arco di cinque secoli la Certosa fu interessata da costanti rinnovamenti, nel 1581, si avvia un grandioso progetto di ampliamento, affidato all'architetto Giovanni Antonio Dosio, destinato a trasformarne il severo aspetto gotico nell'attuale preziosa e raffinata veste barocca. Il crescente numero dei monaci impose una radicale ristrutturazione del Chiostro Grande: si realizzarono nuove celle e fu rivisto l'intero sistema idrico. Il promotore di questa nuova e spettacolare veste della Certosa di San Martino è il priore Severo Turboli, in carica dall'ultimo ventennio del Cinquecento fino al 1607. I lavori avviati sotto la direzione di Dosio, vengono proseguiti da Giovan Giacomo di Conforto, che realizzerà la monumentale cisterna del chiostro. Il 6 settembre 1623 inizia la collaborazione con il cantiere di San Martino dell'architetto Cosimo Fanzago, che, tra alterne vicende, durerà fino al 1656. Fanzago connoterà con il segno inconfondibile della prepotente personalità ogni luogo del monastero. L'opera di Fanzago si caratterizza per una straordinaria attività decorativa, trasforma le tradizionali decorazioni geometriche in apparati composti da fogliami, frutti, volute stilizzate, cui gli effetti cromatici e volumetrici, conferiscono un carattere di realismo e sensualità eccezionali. Intorno al 1723, al regio Ingegnere e architetto della Certosa Andrea Canale subentra il figlio Nicola Tagliacozzi Canale, più noto come incisore e creatore di apparati scenici. Comunemente definito architetto-scenografo, Nicola occupa un posto di assoluto rilievo nell'ambito della raffinata cultura settecentesca per quel che attiene la sperimentazione del gusto in termini di decorazione e di integrazione tra ornato e struttura architettonica. Partecipe di quella densa e fervente espressione artistica che va sotto il nome di rococò e che si manifesta con una perfetta sintesi tra pittura, scultura e architettura. Il complesso subisce danni durante la rivoluzione del 1799 ed è occupato dai francesi. Il re ordina la soppressione per i certosini sospettati di simpatie repubblicane, ma alla fine acconsente alla reintegrazione. Revocata la soppressione, i monaci rientrano a San Martino nel 1804. Quando gli ultimi monaci abbandonano la Certosa, nel 1812 il complesso viene utilizzato dai militari come Casa degli Invalidi di Guerra, fino al 1831, quando viene nuovamente abbandonato per restauri urgenti. Nel 1836 un esiguo gruppo di monaci torna a stabilirsi a San Martino per riuscirne poi definitivamente. Soppressi gli Ordini religiosi e divenuta proprietà dello Stato, la Certosa viene destinata nel 1866 a museo per volontà di Giuseppe Fiorelli, annessa al Museo Nazionale come sezione staccata ed aperta al pubblico nel 1867.
ENTRATA LIBERA - FREE ENTRY - ENTRÉE GRATUITE - EINTRITT FREI L'Orto Botanico di Napoli è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00, martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 16.00. Per visitarlo è necessario chiamare lasciando il proprio cognome e indicando il numero di persone che visiteranno l'Orto. Tale operazione può essere svolta anche nella stessa giornata della visita. Ingresso gratuito. Importante nei giorni festivi l'Orto è chiuso, si invitano eventuali visitatori ad accertare l'eventuale apertura telefonando Ingresso senza prenotazione tutti i mercoledì ed i giovedì compresi tra il 15 aprile ed il 15 giugno.
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Botanical Garden of Naples
223 Via Foria
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ENTRATA LIBERA - FREE ENTRY - ENTRÉE GRATUITE - EINTRITT FREI L'Orto Botanico di Napoli è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00, martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 16.00. Per visitarlo è necessario chiamare lasciando il proprio cognome e indicando il numero di persone che visiteranno l'Orto. Tale operazione può essere svolta anche nella stessa giornata della visita. Ingresso gratuito. Importante nei giorni festivi l'Orto è chiuso, si invitano eventuali visitatori ad accertare l'eventuale apertura telefonando Ingresso senza prenotazione tutti i mercoledì ed i giovedì compresi tra il 15 aprile ed il 15 giugno.
Di estremo interesse naturalistico-archeologico, oltre che paesaggistico, è la zona terrestre, contigua all'AMP, che si estende dal promontorio di Trentaremi al vallone di Gaiola, oggi racchiusa all'interno del Parco Archeologico Ambientale del Pausilypon. Il complesso a cui si accede attraverso l'imponente Grotta di Seiano, traforo di epoca romana lungo più di 700m che congiunge la piana di Bagnoli con il vallone della Gaiola, racchiude parte delle antiche vestigia della villa del Pausilypon, fatta erigere nel I Sec a.C. dal Cavaliere romano Publio Vedio Pollione. Qui, nell'incanto di uno dei paesaggi più affascinanti del Golfo, è possibile ammirare i resti del Teatro, dell'Odeion e di alcune sale di rappresentanza della villa, le cui strutture marittime fanno oggi parte del limitrofo Parco Sommerso di Gaiola, su cui si affacciano i belvedere a picco sul mare del Pausilypon. L’amenità e la bellezza dei luoghi, il clima mite, la natura lussureggiante, furono alcuni dei fattori che a partire dal I Sec. a.C. resero ricercati tali luoghi, tanto che in breve tempo divennero i più lussuosi e celebri del mondo romano, inducendo senatori e ricchi cavalieri a collocare qui le loro dimore.
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Pausilypon Archaeological Park
36 Discesa Coroglio
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Di estremo interesse naturalistico-archeologico, oltre che paesaggistico, è la zona terrestre, contigua all'AMP, che si estende dal promontorio di Trentaremi al vallone di Gaiola, oggi racchiusa all'interno del Parco Archeologico Ambientale del Pausilypon. Il complesso a cui si accede attraverso l'imponente Grotta di Seiano, traforo di epoca romana lungo più di 700m che congiunge la piana di Bagnoli con il vallone della Gaiola, racchiude parte delle antiche vestigia della villa del Pausilypon, fatta erigere nel I Sec a.C. dal Cavaliere romano Publio Vedio Pollione. Qui, nell'incanto di uno dei paesaggi più affascinanti del Golfo, è possibile ammirare i resti del Teatro, dell'Odeion e di alcune sale di rappresentanza della villa, le cui strutture marittime fanno oggi parte del limitrofo Parco Sommerso di Gaiola, su cui si affacciano i belvedere a picco sul mare del Pausilypon. L’amenità e la bellezza dei luoghi, il clima mite, la natura lussureggiante, furono alcuni dei fattori che a partire dal I Sec. a.C. resero ricercati tali luoghi, tanto che in breve tempo divennero i più lussuosi e celebri del mondo romano, inducendo senatori e ricchi cavalieri a collocare qui le loro dimore.
All'estremità della discesa di Coroglio si apre la monumentale grotta intitolata a Lucio Elio Seiano, prefetto dell'imperatore Tiberio, realizzata intorno al I secolo d.C. e ristrutturata negli anni '40 del XIX secolo dai Borbone. La galleria attraversa la collina tufacea di Posillipo con un traforo di circa 800 metri, che congiunge l'area di Bagnoli e dei Campi Flegrei con il vallone della Gaiola. Il percorso è reso suggestivo dalla monumentalità della cavità e dal contrasto tra la penombra e la luce che si irradia dai cunicoli laterali posti a strapiombo sul panorama mozzafiato della baia di Trentaremi.
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Cave of Sejanus
36 Discesa Coroglio
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All'estremità della discesa di Coroglio si apre la monumentale grotta intitolata a Lucio Elio Seiano, prefetto dell'imperatore Tiberio, realizzata intorno al I secolo d.C. e ristrutturata negli anni '40 del XIX secolo dai Borbone. La galleria attraversa la collina tufacea di Posillipo con un traforo di circa 800 metri, che congiunge l'area di Bagnoli e dei Campi Flegrei con il vallone della Gaiola. Il percorso è reso suggestivo dalla monumentalità della cavità e dal contrasto tra la penombra e la luce che si irradia dai cunicoli laterali posti a strapiombo sul panorama mozzafiato della baia di Trentaremi.
Nel cuore del Golfo di Napoli, tra storia, natura e cultura... Istituita con Decreto Interministeriale del 7/8/2002, l’Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola” prende il nome dai due isolotti che sorgono a pochi metri di distanza dalla costa di Posillipo, nel settore nord occidentale del Golfo di Napoli. Con una superficie di appena 41,6 ettari, si estende dal pittoresco Borgo di Marechiaro alla suggestiva Baia di Trentaremi racchiudendo verso il largo parte del grande banco roccioso della Cavallara.
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Marine Protected Area Gaiola Underwater Park
Discesa Gaiola
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Nel cuore del Golfo di Napoli, tra storia, natura e cultura... Istituita con Decreto Interministeriale del 7/8/2002, l’Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola” prende il nome dai due isolotti che sorgono a pochi metri di distanza dalla costa di Posillipo, nel settore nord occidentale del Golfo di Napoli. Con una superficie di appena 41,6 ettari, si estende dal pittoresco Borgo di Marechiaro alla suggestiva Baia di Trentaremi racchiudendo verso il largo parte del grande banco roccioso della Cavallara.
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Saint Caterina a Formiello
Vico Santa Caterina a Formiello
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ENTRATA LIBERA L’Ospedale della Pace è stato un antico complesso monumentale di Napoli, convertito da palazzo nobiliare al più importante centro ospedaliero della città per dare ricovero ai contagiati da epidemie. Una targa misteriosa svela una storia.
Ospedale della Pace e Lazzaretto
ENTRATA LIBERA L’Ospedale della Pace è stato un antico complesso monumentale di Napoli, convertito da palazzo nobiliare al più importante centro ospedaliero della città per dare ricovero ai contagiati da epidemie. Una targa misteriosa svela una storia.

Visite folkloristiche

Luogo richiesto da alcuni turisti, ma NON È tra i miei preferiti. Napoli è ricca di Opere d'Arte... a mio avviso questa è solo una trovata per turisti. Maradona, tra l'altro, non è mai andato nei Quartieri Spagnoli. Invece passava molto del suo tempo a Forcella, dove c'è il murales di Jorit.
Un tributo maradoniano, un altare: nel cuore di Napoli, ai quartieri spagnoli, e precisamente su una facciata di un palazzo di via Emanuele de Deo, nel 1990 nasce un dipinto di Diego che oggi contribuisce a mantenere vivo il suo significato per la città partenopea. Tre giorni e due notti: tanto è servito al giovane Mario Filardi per portare inizialmente a termine l'opera nei quartieri spagnoli.
Murale Diego Armando Maradona - Quartieri Spagnoli
Un tributo maradoniano, un altare: nel cuore di Napoli, ai quartieri spagnoli, e precisamente su una facciata di un palazzo di via Emanuele de Deo, nel 1990 nasce un dipinto di Diego che oggi contribuisce a mantenere vivo il suo significato per la città partenopea. Tre giorni e due notti: tanto è servito al giovane Mario Filardi per portare inizialmente a termine l'opera nei quartieri spagnoli.